I migliori portieri d'Abruzzo 2008 - 2009
I portieri secondo Gianluca Pacchiarotti
Come ogni fine stagione che si rispetti abruzzo calcio dilettanti analizza le performances dei numeri uno della nostra ragione e lo fa con Gianluca Pacchiarotti, da tempo allenatore dei portieri e quest'anno particolarmente titolato dati risultati ottenuti.
Allora Gianluca, sei un vero e proprio portafortuna, almeno sino adesso. Una stagione bellissima...
Certo, esordisce il puma, la vittoria del campionato del miglianico, quella della juniores della stessa società diventata campione regionale e la coppa di promozione ottenuta con il Casalincontrada sono successi che non mi rendono certamente indifferente, anche se sarebbe stato bello che l'approdo in D, peraltro meritatissimo, dei gialloblu, fosse coinciso con una festa sul campo più intensa e non i n tono minore dato i noti e tristissimi avvenimenti.
Non dimentichiamo l'approdo in finale dei miglianichesi contro L'Aquila nella coppa regionale d'eccellenza (coppa italia) con i rossoblu vincitori per 2 a 1.
In un certo senso mi sento un po’ portafortuna ma dietro c'è un lavoro oscuro e molto particolare.
Hai quasi 46 anni e forse è tempo di bilanci. Il puma che bilancio fa del suo lavoro?
Devo dirvi che un po’ mi sono guardato indietro e mi sono reso conto che da allenatore dei portieri qualcosina l'ho vinta, insieme alle società e ai tecnici che mi hanno dato fiducia.
Del resto io opero dall'eccellenza in giù e nei settori giovanili e mi inorgoglisce che praticamente in ogni categoria abbiamo gioito insieme negli anni e adesso, forse, è giunto il momento di riflettere e ripartire...
Per cosa?
Credo che rimettersi in discussione sia importante, ma è ancora presto.
Da domani si lavora per i play off con il Casalincontrada e tutto puo' ancora succedere, poi vedremo il dafarsi.
Qualche contatto in giro c'è non lo nego e mi fa piacere ma dobbiamo aspettare, e questo è anche giusto.
Non vi nego che chi mi segue sa che sono disponibile ed aperto a qualsiasi prospettiva, ma l'importante è che ci siano programmi a media-lunga scadenza e soprattutto seri, indipendentemente dal prestigio dei club.
Per esempio a livello di settore giovanile.
Io parto solitamente dal basso, categorie provinciali o regionali a salvarsi dove pero' puo' esserci qualche sorpresa...
Hai scoperto qualche talento, puma?
Qualcosa si muove e si è mosso ma per serietà e delicatezza non parlo. Questo mondo a volte è pieno di persone senza scrupoli, e questo è veramente disdicevole.
Alcuni vanno letteralmente a strappare i giocatori giovani togliendoli dai vivai che li curano con amore per anni promettendo mari e monti nei professionisti. Nella mia bella attività non ci sono solo rose e fiori.
Ti stuzzichiamo allora, puma. Ma i professionisti?
Non mi cercano ed io non cerco loro.
In un'altra occasione avevo parlato di una esperienza con un club professionistico, ma è acqua passata, per fortuna.
Diciamo che potevo lavorare in Germania, nel Fortuna Dusseldorf, ma c'erano altri problemi, non di natura calcistica che non mi hanno permesso di restare.
Ho solo due contatti nel mondo professionistico: Salvatore Trunfio, un agente FIFA di Reggio Emilia che opera prevalentemente all'estero e Marco Catto, ex portiere e osservatore di portieri per diverse società del nord, due veri amici.
Non vi nego che qualche volta parte una relazione, ma è tutto limitato ad altri campionati...
Sono e restero' un allenatore dei portieri dilettante, ma questo non vuol dire che non ho una programmazione...
Ci parli di questo?
Ho un mio metodo e delle abitudini che forse faranno storcere il naso a certi professoroni...
Lavoro duramente durante la settimana, ma la domenica non vedo le partite delle prime squadre. L'analisi la faccio con i tecnici, ma ho anche un database dove ho i filmati che le tv trasmettono. Sembra che funzioni...
Il discorso è diverso per i giovani.
Li seguo, ma nessuno se ne accorge...amo essere defilato...
Cerco di trasmettere, oltre alle indicazioni tecniche, entusiasmo e voglia di giocare in porta.
Non vi nego che per attuare questo progetto ho bisogno della collaborazione dei tecnici che devono capire che il portiere puo' sbagliare e non bisogna criticarlo ai primi errori, ma sostenerlo.
Poi gli stessi devono lasciare lavorare il preparatore senza intromettersi perchè la competenza specifica è e deve essere di assoluta priorità dell'allenatore dei portieri.
Del resto non potendo selezionare, soprattutto a livello giovanile spesso ci si deve accontentare di quello che passa il convento e quindi i ragazzi vanno seguiti, stimolati ed incoraggiati.
L'anno scorso, sempre da queste colonne, avevi criticato qualche atteggiamento di alcuni colleghi. Come è il rapporto con essi?
Sinceramente devo dirti che non ho rapporti con altri preparatori.
L'unico con cui mi sento è Danilo Mastrilli, ora alla Rosetana.
È bravo e soprattutto umile. L'anno scorso ha lavorato in D, nell'Angolana, ma non gli hanno riconosciuto i giusti meriti sul lavoro fatto su fanti, un 89 molto stimato a Città S'Angelo.
Danilo merita di tornare in D, magari da subito.
Io, e chi mi conosce lo sa, credo che in questo lavoro bisogna essere disponibili e non amanti delle proprie opinioni.
Si fanno stages su stages dove certi preparatori di serie A, portano il loro sapere in giro per l'Italia e sinceramente certe loro metodologie non sono attuabili nei dilettanti, soprattutto nelle categorie dalla promozione in giù dove ci si allena la sera.
Gli stages poi costano e con i tempi attuali penso che bisogna un momento farsi i canonici due conti.
Ho capito certe cose e mi sono allontanato dal mondo degli stages.
Poi il preparatore non deve fare il sapientone e spiegare, spiegare, e ancora spiegare....
Per me deve lavorare e basta, rendere le sedute di allenamento varie e propositive e non delle lezioni universitarie ...cattedratiche , monotone e ripetitive....
Ci vuole dinamicità in una seduta di allenamento.
È anche importante che esso abbia giocato in porta e vissuto in prima persona certe situazioni,
Però bisogna capire che il calcio è uno sport le cui metodiche di allenamento sono in continua evoluzione e bisogna aggiornarsi.
Parere personale ci mancherebbe.
Ed il tuo rapporto con gli allenatori?
Buono.
Ho lavorato con tanti allenatori e preparatori atletici e tutto sommato siamo stati spesso in sintonia.
Chi lavora con me sa che non mi intrometto, sono rispettoso del loro lavoro perchè gli allenatori sono sempre sulla corda e a volte sono uomini soli, contro tutti.
Qualcuno però quando arriva, anche magari in qualche piazza importante dell'eccellenza, si dimentica dei vecchi amici che forse gli hanno dato una mano e non fa neanche una telefonata a Natale per gli auguri. Può succedere....
Tornando alle collaborazioni con i tecnici dico che loro sanno che io devo lavorare libero, senza pressioni.
Se mi sento controllato ed osservato è meglio che cambi aria.
Ci vuole fiducia e rispetto reciproco. Un collaboratore serio non sta lì a cercare di farti le scarpe e riferire ad altri i tuoi segreti.
Poi con uno come me che neanche frequenta lo spogliatoio durante le riunioni tecniche......( questa è un'altra particolarità del mio lavoro....)
Io sono fatto cosi....e chi mi ha avuto come collaboratore lo sa.
Adesso parlaci dei portieri abruzzesi. Le tue preferenze...
In eccellenza un bravo ai miei Pompei e Trivilino, sempre pronti, determinanti e bravi a tenere la pressione che arriva inevitabile quando sei in alta classifica.
Li ringrazio perchè insieme al giovane Galasso, fresco campione regionale juniores, abbiamo lavorato benissimo.
Un team nel team in pratica.
Ottima l'annata dei vari Meo e Di Giuseppe, sempre sui loro livelli, così come Franchi e l 'esperto Ciardelli, che stimo molto.
Peccato che un big come Marchioli sia retrocesso, non lo merita. Alessio paga colpe non sue, ma sono sicuro che l'anno prossimo sarà in alto.
Retrocesso, ma lì è un discorso diverso, un altro mio pallino, Zampacorta. Credo in lui e si rifarà perchè è giovane.
Tra i giovani fuoriquota poche luci.
Il Castel di Sangro ne ha presentati due all' inizio stagione ma poi hanno chiamato l'esperto Della Torre perchè qualcuno rumoreggiava....della serie gallina vecchia fa buon brodo....
In promozione mi piace Scimia del Civitella Roveto.
Me ne ha parlato il mio grande amico Aleandro Scafati, che si allena con lui e ha difeso con bravura i pali del Montevelino, in prima.
Poi anche La Barba è andato bene a Teramo dove vincere non è facile.
Nel girone B il nostro Di Furia del Casale non lo scopriamo adesso.
Mezzi fisici eccellenti e puntualità lo hanno fatto, insieme alla difesa, il portiere meno battuto del girone e la cosa mi fa piacere dato che ad inizio stagione era arrivato con problemi fisici.
Abbiamo lavorato sodo....
Ottima l'annata di Segalotti della Folgore, Di Quinzio del Silvi e dell'esperto Merletti della Rosetana mentre Cecamore a Montesilvano è stato di passaggio. L'anno prossimo gli auguro di ritornare dove merita. In eccellenza.
La promozione non gli appartiene di certo....
Poi non dimentico mai Antonello Ciprietti, quest'anno al Rosciano.... Una grande persona ed un ottimo portiere (insieme ogni martedì sino a tarda sera a lavorare, come facciamo da anni). E Fabio Lepore che un infortunio ha tolto di scena.
Anche lui tornerà.
Si notano pochi fuoriquota....
Quest'anno non mi sono entusiasmato con i ragazzi..
Le società puntano sull'esperienza, ma bisogna invertire la rotta, altrimenti che senso ha lavorare nei vivai?
Ci vuole, lo ripeto, pazienza.
Cosa vedi in prima categoria?
Alleno i portieri nel mio paese d' origine, Scafa, ma mi occupo prevalentemente di settore giovanile.
Tra poco ci sarà il campo in erba sintetica ed ho promesso al tecnico D'Attilio che l' anno prossimo il giovedì mi rimetterò tra i pali e saranno dolori per tutti... scherzo ovviamente....
Comunque i nomi che girano, tra i giovani sotto i 30anni sono di tutto rispetto.
De Lutiis, Morretti, Paolone d'Ottaviantonio, Patrick d'Aquini e qualcun altro, chi non li conosce? Nel girone C c'è qualità.
Alcuni di loro lavorano anche con me.
In bocca al lupo puma.
Grazie di cuore a voi.
Mi preme sottolineare che il movimento dei portieri in Abruzzo è sicuramente di qualità e mi scuso se qualche nome mi sfugge.
Del resto ognuno vede e giudica secondo il suo occhio ed il calcio è bello anche per la varietà di giudizi, tutti ovviamente opinabili....
Un saluto alle società con cui ho lavorato e un abbraccio sincero a tutti i portieri che mi hanno seguito anche quest'anno.