Gianluca Pacchiarotti
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I migliori portieri d'Abruzzo 2007 - 2008

Come abbiamo fatto l' anno scorso ed alla fine del girone di andata , coinvolgiamo il puma, Gianluca Pacchiarotti sull'argomento portieri.
Lo abbiamo incontrato presso un centro sportivo dove ha appena terminato una dimostrazione tecnica per un gruppo di preparatori e ne è uscita fuori una piacevole chiacchierata sui portieri abruzzesi.

Allora , puma, parliamo della serie d.Cosa hai notato?

Con piacere bisogna constatare che società importanti come l' Angolana e la Santegidiese , seppur con ambizioni diverse hanno puntato sui fuoriquota.
Fanti è stata una bella conferma (da rivedere però tra i professionisti dove il livello si alza )cosi come D'Ettorre alla Sant che mi risulta fosse al primo campionato intero tra i "grandi".Anche il Canistro ha proposto un giovane portiere ,Di Girolamo.. E Vivarini ha visto bene, dato che la sua squadra può raggiungere la salvezza.
Un ottimo portiere si è dimostrato Bordeanu, della Pro vasto , anche se mi risulti sia di proprietà di qualche società professionistica (Chievo?)
La D è una bellissima vetrina per i giovani ed anche per un portiere può diventare un importante trampolino di lancio.
L'importante però è che quando non saranno più fuoriquota questi ragazzi non si perdano per strada, sarebbe un peccato.


L'Eccellenza si è chiusa con la promozione del Chieti.Alla fine del girone di andata avevi elogiato Franchi, il portiere neroverde. E adesso?
Si è confermato anche nel girone di ritorno dando sicurezza al suo reparto..


Come analizzi la stagione dei numeri uno in Eccellenza?
Come ben sai distinguo sempre i fuoriquota da quelli in quota.
Tra quest' ultimi bene Di Giuseppe del Notaresco, un atleta nel pieno della sua maturità. Sui livelli di continuità i vari Vaccarini e Taraborrelli che sono ancora giovani ma esperti della categoria, mentre qualche incertezza l' ha palesata Del Peschio del Casoli che avrà comunque tempo e modo di rifarsi. La vera sorpresa per me è rappresentata però da Andrea Zampacorta dell'Atessa. Partito come riserva del pur quotato Marchioli, l'ex portiere del Montesilvano ( classe 86) ha guadagnato la maglia di titolare e si è tolto la soddisfazione di vincere la Coppa di Eccellenza regionale. Una bella sorpresa per i rossoblu del presidente Del Matto e del trainer Ronci che hanno puntato su di lui. Ho saputo che la società atessana gli ha messo a disposizione un preparatore personale per farlo migliorare e i risultati si sono visti.

Questo fa onore anche alla vostra categoria di preparatori.. È vero che un tecnico specifico, propositivo e preparato, aiuta a migliorare i giovani portieri, ci mancherebbe. Giusto investire qualche euro su una figura come questa..

Un accenno, puma, lo dobbiamo fare anche ai tuoi portieri.
Come dissi a dicembre sembra semplice elogiare i portieri che alleni settimanalmente ma ribadisco fermamente che elementi come Matricardi e Pompei, che ho avuto al Miglianico, fanno benissimo in questa categoria. Addirittura ho sentito che Alessandro Pompei piace a qualche sodalizio di categoria superiore. Vedremo..Insieme a loro il Miglianico sta crescendo Scarinci, un 89 che merita di fare esperienza, anche in categorie inferiori. La società gialloblu , cui va il mio ringraziamento per lo spazio concessomi da ben quattro stagioni, valuterà sicuramente questa opportunità. Un elogio mi sento di farlo anche a Lepore del Casalincontrada. Sempre puntuale e preciso sia la domenica che durante gli allenamenti che si svolgono di sera e quindi in condizioni climatiche particolari.Con lui lavorano duramente anche i giovani Paciarella e Fasoli che stanno approfittando dell' esperienza del titolare per carpirne qualche segreto. Fabio Lepore merita di tornare in Eccellenza anche se si trova benissimo nel club del presidente Zappacosta.Tra breve poi ci saranno i play off..

E adesso le tue considerazioni sui fuoriquota.
In Eccellenza , campionato quest' anno più che mai interessante e difficile, per me hanno ben figurato Carosa del Montorio e Freddi del San Niccolò.Quest' ultimo poi è stato nella rappresentativa regionale e mi auguro che insieme all' estremo del Montorio, possa approdare in serie d. È chiaro che le società che puntano sui fuoriquota compiono un atto di coraggio. I giovani vanno aiutati a maturare ed un ambiente ben disposto è sicuramente fondamentale per la loro crescita. Non bisogna dimenticare che le regole vigenti nei dilettanti danno buone opportunità e bisogna prenderle al volo anche perché i giovani portieri devono giocare al fine settimana.Solo l'allenamento , seppur importante , non può bastare .Giocare oltre che affinare le doti tecniche e l' esperienza, serve poi anche a maturare mentalmente.Poi con la visibilità dell' eccellenza si cresce anche a livello caratteriale. A condizione che però li si lasci maturare in pace, senza biasimarli ai primi inevitabili errori.

Un'occhiata alla promozione?
Si la diamo al girone b., che conosco meglio in quanto alleno a Casalincontrada. I miei nomi? Zirpolo del Lauretum, Ciprietti del Tiburfuoco e Segalotti della Folgore Sambuceto. Quest' ultimo merita la citazione perché è da tanti anni in questa categoria ed è un portiere sicuro ed affidabile.Ottima la coppia del Pineto Di Furia -Cecamore, anche in previsione del prossimo campionato di categoria superiore. Tra i fuoriquota Orletti del Pianella dovrà confermare l' anno venturo le qualità intraviste in quello appena concluso mentre mi auguro che qualche altro giovanissimo in futuro possa riaffermarsi nel raggruppamento appena preso in esame.

Recentemente, in un articolo da te scritto per la nostra testata, hai parlato dei preparatori dei portieri e del loro ruolo.
Certo, ribadisco l' importanza di poter concedere spazio e lavoro ad una figura sempre più importante negli organici tecnici dei club.Con altrettanta fermezza però sottolineo il fatto che bisogna lavorare sull' apertura mentale dei preparatori e per me questo significa aggiornamento , passione e revisionismo di certe teorie ormai sbiadite Il ruolo cambia e bisogna adeguarsi nelle metodologie senza stravolgere niente, ci mancherebbe ma bisogna essere attenti all' evoluzione del ruolo e al mutamento soprattutto tattico del numero uno. Mi sembra nell' articolo precedente di essere stato un po' severo ma chi mi conosce sa come la penso. In Italia quando si parla di calcio ci trasformiamo.Diventiamo tutti dotti della materia, tutti allenatori , poi amiamo abusare della definizione" professionista". L ' elevata visibilità dei campionati minori non deve esaltarci ma farci ragionare.Non dimentichiamo anche che siamo nei dilettanti quindi.

Infine puma, i tuoi programmi?
A maggio play off con il Casale in promozione e lo Scafa in prima categoria. Fasi finali con i l River 65, aggiornamenti fuori regione e forse all' estero ed infine un periodo lungo di vacanza. Credetemi ne avrò veramente bisogno. Colgo l' occasione per salutare e ringraziare le società, i tecnici e gli atleti con cui ho lavorato, e mi auguro anche l' anno prossimo di proseguire il cammino intrapreso. Un grazie anche a voi di Abruzzo calcio dilettanti per la cortese ospitalità.